domenica, gennaio 01, 2006
SMS gratis da Communicator Tin.it
Come tutti all'inizio dell'anno stavo per inviare un po' di sms di auguri agli amici.
Visto che dispongo di un ADSL Tin.it che mi consente l'invio di SMS gratis dall'ambiente Communicator mi collego ben felice di inviare SMS gratuitamente.
Faccio notare che il servizio ha sempre funzionato correttamente (lo utilizzo da circa 18 mesi) e gli sms arrivano istantaneamente.
Entro in communicator e cosa leggo?
"Il servizio Communicator e' temporaneamente sospeso.
La registrazione a Communicator, e l'accesso ad alcuni servizi, sono al momento disabilitati.
E' comunque accessibile la funzionalità base di accesso alla posta elettronica.
Ci scusiamo per il disagio arrecato!"
Scontato il dubbio che sorge, visto anche che Tin.it è stata assorbita da Telecom.
Forse i 64 euro che pago mensilmente sono troppo pochi per poter inviare qualche SMS da communicator il primo dell'anno.
E' grazie a società come questa e ai loro dirigenti se i paesi dell'est sono molto più evoluti rispetto a noi da un punto di vista informatico.
E oggi restare indietro nell'informatica equivale a rimanere arretrati in tutti i settori.
Grazie Telecom. Grazie Tronchetti Provera!
mercoledì, novembre 30, 2005
L' inFausto Bertinotti "supera" tutti
sabato, ottobre 15, 2005
Un plauso a Zeffirelli
«Condivido parola per parola. Bisogna smetterla di pensare a Mamma Stato. Il cinema è un'industria, che non può popolarsi di dilettanti presuntuosi, pronti a vegetare con gli aiuti che il governo, sconsideratamente, elargisce».
Ma c'è un modello di riferimento, al quale riferirsi, per far uscire dalla crisi l'industria dello spettacolo?
«Rossellini e De Sica, quando non c'erano sovvenzioni statali, s'arrampicavano sugli specchi per reperire i fondi e ci hanno lasciato capolavori autentici. Nelle vere democrazie e penso ai paesi anglosassoni, lo Stato provvede alla mera sopravvivenza dei cittadini. Non ai loro hobbies e alle loro attività culturali!».
Qualcuno dovrà pur produrre musica, teatro, cinema...
«Sì, ma questo carnevale ai danni dei cittadini deve finire! Assistiamo da anni allo spettacolo vergognoso di personaggi che hanno preso, per tre volte, i soldi per i loro tre esordi. C'è gente che, ai propri progetti, ha associato attori, che non ne sapevano nulla! Bisogna mettersi in testa che i tagli fatti al comparto voluttuario, vanno a tutto vantaggio dell'assistenza sanitaria. E in un paese di vecchi come il nostro, può tornare utile».
Ci saranno da salvare, però, alcuni artisti noti anche all'estero, come Benigni, tanto per citarne uno?
«Benigni? Un comico mediocre, dotato di incredibili furbizie, sostenuto da una barriera di opinione politically correct. Ha fatto quattrini a palate e colpi grossi all'estero, sì, ma dopo La vita è bella, gli americani l'hanno abbandonato nella spazzatura con Pinocchio!».
Non le dispiace che la Mostra del cinema di Venezia rischi di scomparire, visti i tagli al Fondo unico dello spettacolo?
«Ma io mi auguro che scompaia! Aspetto che vadano al diavolo, in tutte le grandi città, le varie Notti bianche, inutili sagre paesane, il cui costo ricade sui pensionati. Non so quanti inviti ricevo dall'assessore Tale e Talaltro, le cui mogli o amanti si sbattono per la "rinascita della cultura". Ma la cultura è una cosa seria, è sudore, lacrime e sangue».
Il ministro Buttiglione sostiene che, con la Finanziaria, lui non avrà neanche di che pagare il riscaldamento nei nostri musei...
«Quando, da ragazzo, andavo agli Uffizi, battevo i denti. Soffrivo, pur di vedere la Bellezza. Nei musei ci fa freddo, ci deve fare freddo. A tutti i giovani, che usano il passamontagna per andare a manifestare in forma anonima dico: calatevi il vostro bel passamontagna e andate a vedere i bei quadri. La cultura costa sacrifici».
È stato ad Atene, poi a Mosca, per l'allestimento dell'Aida; a novembre allestirà La Traviata a Tel Aviv. Trova difficile lavorare con i nostri enti lirici?
«La lirica, in Italia, è allo sfascio. Ovvio: hanno "pompato" gli enti oltre misura. Preferisco lavorare all'estero».
«Niente di personale. È che bisogna azzerare l'esistente, per tornare a produrre qualcosa di vitale. Qualcosa che ottenga, dal pubblico, la risposta che io, come regista, ho sempre avuto, con le mie opere. Peraltro non finanziate da Mamma Stato. In una democrazia, degna di questo nome, non ci si attacca alle poppe di nessuno, per realizzare le nostre vibrazioni volatili di artisti»
mercoledì, ottobre 12, 2005
Mediashopping! Un nuovo (????) modo per fare la spesa e gli acquisti...
mercoledì, agosto 31, 2005
Download software dagli Stati Uniti: privacy vs. armi di distruzione di massa
Questa mattina ho scaricato un database da una nota azienda negli Stati Uniti.
Fin qui nulla di strano.
Solo che invece dello stupido e inutile controllo sulla privacy mi sono trovato a rispondere a queste domande:
- I am not a citizen, national or resident of, and am not under the control of, the government of: Cuba, Iran, Sudan, Libya, North Korea, Syria, nor any other country to which the United States has prohibited export.
- I will not download or otherwise export or re-export the Programs, directly or indirectly, to the above mentioned countries nor to citizens, nationals or residents of those countries.
- I am not listed on the United States Department of Treasury lists of Specially Designated Nationals, Specially Designated Terrorists, and Specially Designated Narcotic Traffickers, nor am I listed on the United States Department of Commerce Table of Denial Orders.
- I will not download or otherwise export or re-export the Programs, directly or indirectly, to persons on the above mentioned lists.
- I will not use the Programs for, and will not allow the Programs to be used for, any purposes prohibited by United States law, including, without limitation, for the development, design, manufacture or production of nuclear, chemical or biological weapons of mass destruction.
martedì, giugno 28, 2005
Oltre il phishing: il pharming!
lunedì, giugno 20, 2005
Stupro di una quindicenne a Bologna
A parte lo scontato orrore, indignazione e rabbia che provo per lo stupro avvenuto sabato pomeriggio mi spaventa l'ormai nulla sicurezza in cui ci troviamo a Bologna (ma credo uguale un po' ovunque in tante città).
Non è più un fare attenzione in piazza verdi, non è più un evitare le strade buie e poco frequentate la notte, non è più un evitare di appartarsi in macchina nei colli bolognesi.
Non possiamo più andare nei parchi di sabato pomeriggio, in una giornata calda e pieni di gente.....
Non posso andare a fare la spesa tranquillo al LIDL sotto casa, tanto che nel supermercato hanno assunto un buttafuori....
Non posso girare a mezzogiorno vicino a casa visto che mi trovo dei frittoni col pisello di fuori che pisciano contro il semaforo all'incrocio tra via del lavoro e via stalingrado....
E si potrebbe continuare così con un elenco infinito che tutti ben conosciamo...
Come dicevo la cosa più preoccupante è che tutti i balordi che ci circondano si sentano ormai tranquilli di ferirci e farci del male ovunque ed in qualunque momento. Tanto sanno che nulla verrà loro fatto...
Ed intanto si prosegue felicemente investendo in photred, ausiliari e ciclabili a livello comunale e facendo entrare orde di barbari da tutte le parti. Va bene (forse...) l'integrazione, ma dove ci sono violenza e delinquenza è necessaria una maggiore decisività.
Corrono voci di una fiaccolata giovedì per manifestare presso il parco di Villa Spada. Per quel che può contare credo che ci sarò.